Castello di Bossi Castelnuovo Berardenga

Le prime testimonianze di famiglie residenti nella zona di Bossi risalgono al IX secolo, quando vi si insediò un gruppo nobiliare detto dei Berardenghi. Come località ben determinata Bossi è citato in un atto di donazione del 1099, fatto al monastero di Fontebona. La chiesa di Bossi, dedicata a S.Andrea, fu costruita in epoca successiva, per la necessità di una maggiore cura delle anime del villaggio che si stava sviluppando.Dai documenti dell'epoca si può desumere come già allora fosse praticata la coltivazione della vite, poichè fra i prodotti usati per il pagamento dei canoni e degli affitti veniva citato anche il vino. Nella lunga guerra fra Senesi e Fiorentini, Bossi rappresentava una zona di frontiera e solo dopo la battaglia di Montaperti le attività economiche locali ripresero vigore.Con la costruzione di Castelnuovo Berardenga, nel 1346, Bossi passò sotto la sua giurisdizione e la sua gente fu chiamata a difenderlo nel 1383 dall'attacco di milizie fiorentine.In questo periodo, il territorio fu acquisito dalla famiglia dei Placidi. La costruzione del palazzo di Bossi si colloca fra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, con l'abbattimento della torre di difesa esistente. Alla fine del 1400 però, il Castello fu danneggiato dai fiorentini, che distrussero diverse località circostanti, per reazione alla mancata conquista del capoluogo.Con l'avvento dei Medici, in Toscana si assistette alla cessazione di lotte tra città e città, lasciando così la possibilità alle popolazioni di riprendere appieno le varie attività lavorative. In questo frangente, la produzione del vino prese un nuovo impulso. La proprietà del castello si accrebbe di due nuovi proprietari, gli Ugurgeri e l'Ospedale di S.Maria della Scala, entrambi legati alla famiglia Placidi. Con Giovanni Battista Vivarelli, erede di Isabella Ugurgeri si ha la cessione della proprietà del Castello all'avvocato senese Giuseppe Giuggioli. La famiglia ne rimase proprietaria sino alla seconda guerra mondiale, quando fu acquisito dalla famiglia Piccolomini di Siena. Successivamente fu acquistato dagli attuali proprietari,i Bacci, che hanno permesso la rinascita del Castello.