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Pieve di San Leonino in Conio Castellina in Chianti
CHIESE E MONASTERI
RECAPITI E ORARI
Pieve di San Leonino in Conio
53011 Castellina In Chianti
Biglietto da visita (vCard)
Il piviere di San Leonino è situato sul versante valdelsano dei Monti del Chianti ed è ricordato in documenti datati 1043, 1076 e 1077. A quel tempo faceva parte della diocesi di Fiesole ma trovandosi al confine tra le diocesi di Fiesole, Firenze, Siena e Volterra fu sempre al centro di contese per ottenerne il controllo. Il vescovo di Fiesole ottenne la conferma dei suoi possessi su San Leonino in ben quattro bolle pontificie spedite da papa Pasquale II nel 1103, da papa Innocenzo II nel 1134 e nel 1143 e da papa Eugenio III nel 1153. Il piviere era composto da 15 suffraganee anche se alcune di esse economicamente dipendevano dalla non lontana Badia a Coltibuono.
La chiesa era posta nei pressi del centro curtense di Conio, un feudo citato nel diploma imperiale di conferma emanato da Federico II ai figli del conte Guido Guerra in data 29 novembre 1220. Il toponimo in Conio appare per la prima volta nel cosiddetto Lodo di Poggibosi, pronunciato dal Podestà di Poggibonsi Ogerio in data 4 giugno 1203 che regolava il confine tra Firenze e Siena.
Alla fine del XIII secolo la situazione economica della plebs Sancti Leonini era florida come si evince dalle decime pagate nel 1275 quando versa 6 lire e 16 soldi; nel 1276 12 lire e 4 soldi; nel 1296 5 lire, 17 soldi e 6 denari; nel 1297 5 lire, 15 soldi e 8 denari e nel 1302 6 lire e 2 soldi. Al termine di tutte le contese territoriali tra Firenze e Siena la chiesa entrò definitivamente all'interno dell stato fiorentino e diventò uno dei capisaldi della Lega del Chianti, come appare dallo statuto del 1384.
Nel 1592 insieme alle chiese di Leccia e di Rondinella venne assegnata alla nuova diocesi di Colle, fatto questo che comportò la perdita di quasi tutto il suo territorio. Alla fine del XVIII secolo, forse a causa di un cedimento strutturale la chiesa venne in gran parte riedificata. Nel XIX secolo la chiesa era ormai ridotta a semplice parrocchia.
In origine la pieve di San Leonino in Conio era una basilica a tre navate scandite da cinque pilastri rettangolari e terminante in un'abside, nel corso del Settecento la chiesa fu ridotta da tre ad una navata e quindi ristrutturata.
La parte più interessante dell'edificio è la tribuna dove spicca il volume dell'abside centrale che presenta una monofora a doppio sguancio e archivolto monolitico; la coronatura del volume absidale presenta una cornice sgusciata. Nella fiancata nord si intravedono le tracce di una delle due navate minori che dovevano terminare anch'esse in un'abside semicircolare nella quale si apriva una stretta monofora.
All'interno. all'altezza del presbiterio è possibile riconoscere le sagome dei pilastri e dell'ultima campata della chiesa romanica. L'aspetto medievale è dovuto ai ripristini ottocenteschi che hanno riguardato anche la decorazione a stelle delle volte interne.
Alla sua sinistra sorge il piccolo edificio già sede della Compagnia.
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